Il leon d'oro - Maleo

Andare al Leon d'oro è come andare a mangiare a casa della zia per come ci si sente a proprio agio. La differenza però è che ci si ritrova ad assaporare piatti e vini degni di un ristorante pluristellato, ma senza troppe smancerie e vanti. 
La sapiente cucina di Maria Grazia, delicatissima come lei, che se ne sta sempre nelle retrovie senza mai sbucare dalla cucina, è un insieme azzeccato grazie a una ricerca spasmodica delle materie prime di qualità, e una mano felice ai fornelli. 
Le competenze di Tino, invece, sono più rivolte alla fornitissima cantina. E' risaputo, in zona, che dal Tino "si impara a bere i bianchi". 
Così, questa volta, ci hanno stupito con un crudo di ombrina e gamberi agli agrumi, battuta di carne ai semi di senape, sformato di zucchine con crema di zola, tagliata al vino rosso. Pane rigorosamente fatto in casa.

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