sabato 26 agosto 2017

Vecchie cartoline

Le mie nipotine, Laura e Sofia, mi hanno regalato due bellissime cartoline dell'illustratore Mauzan per rimpolpare la mia scarna collezione. Mauzan fu pubblicitario, ma anche pittore, e visse a cavallo tra l'Otto e il Novecento. 
Una di queste due cartoline è addirittura "viaggiata" come si dice in gergo, cosa che la rende ancora più preziosa. E' stata imbucata a Firenze il 27.IV.1925, da come si evince dal timbro, ha anche il francobollo e il messaggio scritto in bellissima calligrafia. Arrivò in ferrovia fino a Napoli, destinata a una tale signorina D'Amelio. 



venerdì 25 agosto 2017

Soffritto per l'inverno


Oggi ho fatto quello che chiamo il “mega soffritto” con le verdure dell'orto che avevo piantato appositamente: carote, sedano e porri. Li ho raccolti, mondati, lavati e tritati con la mezza luna. Poi ho mischiato gli ingredienti con un po’ di olio per amalgamare. Per congelare il composto ho utilizzato gli stampi per il ghiaccio (per le porzioni piccole) e quelli dei biscotti (per quelle grandi). Ho congelato tutto su un vassoio separatamente e poi messo nei sacchetti. Questo soffritto è molto comodo, perché ogni volta che preparo qualcosa in inverno, ho già pronti gli ingredienti. 







Salsa di pomodoro


Tutti gli anni c'è il tour de force della salsa di pomodoro, una gran lavorata soprattutto se non si ha una cucina attrezzata all'aperto. Questa è la mia versione, viene molto concentrata però, fatta così, dura anche due anni.
I pomodori vanno privati dei semi e tagliati a grossi pezzi. Per accelerare i tempi li scotto in pentola a fuoco vivace e li scolo diverse volte dall’acqua che si forma. Quando non producono quasi più liquido, li scolo un’ultima volta, li passo col passaverdure e poi finisco la cottura, aggiungendo un po’ di sale. Invasetto la salsa ancora bollente e aggiungo un paio di foglie di basilico crude. I vasi vanno poi fatti bollire, coperti di acqua anche oltre il tappo, per almeno un’ora. Conviene mettere uno straccio in modo che non si tocchino tra loro. Sarete tranquilli che si conserverà correttamente se, una volta raffreddati, i tappi dei vasi creeranno il sottovuoto, cioè saranno ripiegati verso l'interno del barattolo. 




La Camargue

Chi non apprezza la petit dejeuner alla francese? Penso che anche i più convinti del "un caffè e basta" non possano resistere ai fantastici croissant e alla baguette spalmata con burro e marmellata. 
Dopo una splendida colazione siamo ripartiti puntando verso Saintes Maries de la mer, in piena Camargue. Questa località si trova in mezzo a un parco ornitologico dove nidificano molti uccelli, tra cui i fenicotteri. Il paese è considerato un luogo di pellegrinaggio per i gitani, qui, infatti, c'è la statua di Santa Sara, la protettrice degli zingari. Tutti gli anni, il 24 maggio, la statua è portata fino al mare e, in questa occasione, ci sono due giorni di festeggiamenti. 




















Un altro paese da visitare sicuramente è Martigues. Si tratta di una piccola cittadina situata sulle bocche del Rodano vicino a Marsiglia. E' un luogo molto pittoresco e ricorda un po' una piccola Venezia, in stile provenzale. 


Proseguendo per Avignone

Avignone è famosa per essere stata la città dei Papi e per il ponte... Tra una visita e l'altra ai luoghi storici vi consigliamo di gustare la "fougasse" una specie di focaccia tipica, che può essere imbottita in vari modi, noi ne abbiamo assaggiata una stratosferica con formaggio di capra e olive. 





Dopo Avignone siamo partiti alla volta di Arles, città di elezione di Van Gogh, tanto che chiese all'amico Gauguin di raggiungerlo. Potete fare un pellegrinaggio nei luoghi da lui frequentati e dipinti come il famoso caffè, il manicomio dove si fece rinchiudere volontariamente dopo essersi tagliato il lobo dell'orecchio.
 La città è ricca anche di monumenti romani, tra cui il teatro, l'anfiteatro, le terme di Costantino e la necropoli di Alyscamps. 





Provenza, sulle orme dei grandi pittori

La luce provenzale ha un fascino particolare, per questo molti grandi pittori frequentarono la zona. 
Il nostro viaggio è iniziato ad Antibes, dove c'è il Musée Picasso. L'artista era un habitué dei luoghi anche perché si recava spesso alla vicina Vallauris, centro di produzione della ceramica.  
Vi consigliamo anche di visitare il bellissimo mercato sotto ai portici, dove potrete respirare tutti i profumi della Provenza e acquistare i prodotti tipici.




A pranzo potreste gustare uno dei piatti tipici nazionali, le mules frites. Cozze marinate in vari gusti (al vino, alla cipolla, al curry, al roquefort) accompagnate da patate fritte. I francesi, per mangiare le cozze, usano un guscio vuoto come se fosse una pinzetta per estrarre i molluschi. 



 Ci siamo poi spostati ad Aix-en-Provence, città delle "mille fontane", ma anche luogo che diede i natali a Cézanne. Vale la pena di visitare anche il Pavillon de Vendon, palazzo del XVIII sec. contornato da un bellissimo parco.  
Se volete assaggiare qualcosa di caratteristico vi consigliamo i calissons, i biscotti tipici della zona fatti con le mandorle.  




mercoledì 16 agosto 2017

L'incontro - Sirmione

Se passate da Sirmione vi consigliamo di andare al ristorante "L'Incontro", i cui appassionati proprietari fondono le origini sarde con quelle pugliesi in un connubio mediterraneo davvero interessante.  



Abbiamo gustato una tartare di tonno con crema di lamponi e capperi, tagliolini al nero di seppia con scampi e lime, capunti (una pasta tipica pugliese) con capesante e noci.
Nel cestino del pane immancabili il pane carasau e i taralli vari tipi, tra cui anche quelli fatti col rarissimo grano arso.
Questa lavorazione del grano ha una storia antichissima: dopo la mietitura del grano le stoppie erano bruciate. Ai braccianti veniva concesso di poter raccogliere i chicchi bruciati, che erano portati al mulino per essere macinati e, mescolati con altra farina, davano origine a un prodotto utile per fare focacce, pasta, taralli.  

Opera

Almeno una volta nella vita bisogna fare l'esperienza di andare a vedere uno spettacolo all'Arena di Verona. Abbiamo visto una splendida "Madama Butterfly", purtroppo interrotta sul più bello da un temporale di fattezze tropicali. 
Guardate bene le previsioni perché i biglietti, in caso di maltempo, non vengono rimborsati, neanche facendo l'assicurazione supplementare che è suggerita al momento dell'acquisto. 














Se per caso decidete di partire mezza giornata prima, suggeriamo una visita alla bellissima Sirmione.