domenica 31 dicembre 2017

Cinatown e Harlem.

La cosa bella di New York è che, attraversando una strada, ci si può trovare in un altro quartiere, in un mondo totalmente diverso. I cambiamenti sono repentini e totali, non esistono zone franche. Cinatown è sicuramente uno dei quartieri più pittoreschi. Appena si esce dalla metropolitana c'è qualcuno che tenta di offrirti borse o orologi taroccati, ma la povertà, qui, è sicuramente più discreta. Come in tutte le comunità cinesi del mondo, i panni sporchi se li lavano in casa. 






 
 Da "Hand Pulled noodles", Doyers street, abbiamo mangiato il pasto più sano e salutare di tutta la vacanza. Non bisogna però lasciarsi impressionare dal luogo quasi fatiscente, soprattutto al piano di sotto, stavamo infatti per andarcene. Invece merita assolutamente! 
A Canal street esiste uno spazio di ritrovo di giovani artigiani e designer che espongono i propri prodotti: il Canal Street Market. Se siete già a Chinatown ve lo consigliamo, è anche vicinissimo alla fermata della metropolitana. 


Un altro quartiere storico, in via di riqualificazione, è Harlem. Abbiamo partecipato a una coinvolgente e calorosa messa in una chiesa luterana. Subito il giovane predicatore è venuto ad accoglierci, ansioso di sapere come vedessimo Trump in Italia. Sosteneva che tutti i passi fatti in avanti con Obama sono stati vani, che si è tornati indietro. Ci ha spiegato che i membri della sua piccola comunità sono molto spaventati perché "ogni giorno c'è una novità".







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